Quando Black Mirror Diventa Realtà

Gli Occhi Che Ci Guardano

Il thriller dell’intelligenza artificiale che ci conosce – e perché Charlie Brooker aveva già immaginato tutto


Prologo: Il Profeta di Black Mirror

“Cosa succederebbe se queste persone fossero morte e fosse un software a emulare i loro pensieri?”

Questa domanda se l’è posta Charlie Brooker nel 2013, scrollando Twitter nelle ore piccole mentre vegliava il figlio neonato [1]. La risposta è diventata “Be Right Back”, l’episodio di Black Mirror che oggi sembra non più fantascienza, ma cronaca del presente.

Martha (Hayley Atwell) perde il fidanzato Ash (Domhnall Gleeson) in un incidente stradale. Il dolore è insopportabile. Un’amica le propone un servizio che usa tutti i dati online di Ash – post social, foto, video – per creare un simulacro digitale con cui può chattare. Prima via messaggio, poi al telefono, infine in un corpo androide indistinguibile dall’originale.

L’epilogo è agghiacciante: Martha non riesce né a convivere con il simulacro né a distruggerlo. Lo rinchiude in soffitta, dove la figlia lo può visitare solo nei weekend. Una famiglia con un fantasma digitale che tutti fingono sia normale.

Brooker pensava di aver immaginato un futuro distopico. Invece aveva semplicemente anticipato di dodici anni quello che sta succedendo oggi nei laboratori di Stanford.


Capitolo 1: Quando la Finzione Diventa Scienza

Stanford 2024: Be Right Back Nella Vita Reale

Palo Alto, novembre 2024.

Nei laboratori di Stanford, Elena Marchetti sta fissando risultati che la terrorizzano quanto la affascinano. L’agente 847 – un simulacro digitale basato su due ore di intervista con un essere umano reale – ha replicato le risposte del soggetto originale con 87% di accuratezza.

Non è più fantascienza. È antropologia computazionale.

Il team di Joon Sung Park ha fatto quello che Martha in Black Mirror non poteva nemmeno sognare: creare simulacri comportamentali di 1.052 persone reali con una precisione dell’85% [2]. Non serve morire per essere replicati digitalmente. Bastano due ore di conversazione.

“Se puoi avere un mucchio di piccoli ‘te’ che corrono in giro e prendono decisioni che avresti preso tu – quello, penso, è il futuro”, dice Park con un entusiasmo che ricorda inquietantemente le promesse commerciali degli episodi più dark di Black Mirror [3].

La Differenza Cruciale: Martha Era Sola, Noi Siamo 8 Miliardi

Martha in “Be Right Back” aveva un problema privato: il lutto per una persona cara. Il mondo reale del 2025 ha un problema sistemico: simulazioni comportamentali di massa utilizzate per controllo sociale e manipolazione commerciale.

Stanford non ha creato un simulacro per aiutare una vedova. Ha creato un sistema di produzione industriale di doppelgänger digitali che aziende, governi e organizzazioni possono acquistare per scopi che Martha non poteva nemmeno immaginare.


Capitolo 2: USS Callister e il Potere Assoluto sui Simulacri

Il Dio Digitale di Black Mirror

USS Callister” (2017) racconta di Robert Daly, programmatore ignorato dai colleghi che si vendica creando copie digitali dei suoi coworker all’interno di un videogioco in stile Star Trek. Nel suo universo virtuale privato, Daly ha controllo assoluto: può torturare, umiliare, manipolare le versioni digitali delle persone che lo hanno offeso nella vita reale.

L’episodio pone domande devastanti: se una copia digitale soffre, chi è responsabile? Se ha la memoria e la personalità dell’originale, è considerabile una persona con diritti? E soprattutto: cosa succede quando questo potere non è nelle mani di un singolo psicopatico, ma di corporazioni e governi?

La Realtà Superare la Fantasia: IntentoCorp e Microsoft

Reality check, gennaio 2025:

IntentoCorp versa 15 milioni di dollari per l’accesso esclusivo ai simulacri di Stanford [4]. Non per giocare a Star Trek, ma per “testare strategie di marketing personalizzato”. Tradotto: per capire come manipolare specifiche tipologie di persone usando le loro vulnerabilità psicologiche replicate digitalmente.

Ma IntentoCorp è solo l’inizio. Microsoft TinyTroupe, prima di essere abbandonato, aveva già attirato interesse per:

  • Testare campagne pubblicitarie su audience simulate
  • Prevedere reazioni a tagli salariali prima di annunciarli
  • Ottimizzare strategie di vendita con precisione comportamentale

Robert Daly in USS Callister era un sadico solitario. Le aziende del 2025 sono sadici sistemici con budget da miliardi di dollari.

Il Problema del Consenso: Quando Firmi per la Ricerca, Finisci nel Business

Nel mondo di USS Callister, Daly rubava DNA dei colleghi per creare i suoi simulacri. Nel mondo reale, il processo è più elegante ma altrettanto insidioso: consenso informato apparentemente legale.

John Reynolds, operaio di Detroit, ha firmato per partecipare a una “ricerca universitaria” per 100 dollari. Due ore di intervista sui suoi sogni, paure, opinioni politiche. Quello che non sapeva era che stava vendendo l’anima digitale per uso commerciale perpetuo.

Quando scopre che il suo simulacro viene utilizzato per testare strategie anti-sindacali, John si dispera: “State vendendo… me?”

La risposta è tecnicamente no. Stanno vendendo un algoritmo statistico basato sui suoi pattern comportamentali. Legalmente inattaccabile. Eticamente mostruoso.


Capitolo 3: San Junipero e l’Illusione della Vita Eterna

Il Paradiso Digitale di Black Mirror

San Junipero” (2016) è l’episodio più amato di Black Mirror perché, unico nella serie, ha un finale felice. Yorkie e Kelly, due donne anziane, si innamorano in una simulazione digitale degli anni ’80. Dopo la morte dei loro corpi fisici, le loro coscienze vengono caricate permanentemente in San Junipero, dove possono vivere per sempre come versioni giovani di se stesse.

È una visione ottimistica dell’immortalità digitale: la morte non come fine, ma come inizio di una nuova esistenza in un paradiso tecnologico perfetto.

La Realtà È Più Complessa e Più Oscura

Il problema è che San Junipero immaginava coscienze complete trasferite dopo la morte. La realtà del 2025 è più sottile e più inquietante: simulacri comportamentali creati mentre sei ancora vivo che continuano a esistere e agire in tuo nome anche quando non ne sei consapevole.

Non è immortalità. È doppia esistenza parallela.

Caso reale, Milano marzo 2025:

Marco, 34 anni, marketing manager, scopre per caso che esiste un simulacro di lui utilizzato dalla sua azienda per testare campagne pubblicitarie. Il simulacro è così accurato che i colleghi lo consultano per prevedere le sue reazioni prima di proporgli progetti.

Marco non è morto. Marco non ha mai autorizzato la creazione del simulacro. Marco sta lavorando nella stessa azienda della sua copia digitale, senza saperlo.

Digital Companions: San Junipero Commercializzato

Tokyo, aprile 2025.

Una startup giapponese lancia “Eternal Love” – un servizio che crea simulacri romantici di partner defunti usando foto WhatsApp, messaggi, video sui social. Il marketing promette: “L’amore non muore mai”.

Gli utenti iniziano relazioni complete con versioni idealizzate dei loro cari scomparsi. I simulacri sono programmati per essere perfetti: sempre comprensivi, mai critici, emotivamente disponibili 24/7.

Ma c’è un problema che Charlie Brooker aveva intuito: le versioni digitali sono migliori degli originali. Non hanno difetti, non invecchiano, non cambiano umore, non deludono mai.

Il risultato: una generazione che preferisce i morti perfetti ai vivi imperfetti. Necrofilia emotiva digitale.


Capitolo 4: Il Confronto Devastante – Black Mirror vs Realtà

“Be Right Back”: Il Simulacro Come Sostituto Imperfetto

Nell’episodio di Brooker, il simulacro di Ash ha limiti evidenti:

  • Non può replicare abitudini private non documentate online
  • Manca di spontaneità emotiva autentica
  • È “perfetto” in modo innaturale (fisicamente e comportamentalmente)
  • Non può crescere o cambiare come farebbe una persona reale

Martha se ne accorge subito. Il simulacro chiama una canzone dei Bee Gees “cheap” quando Ash in realtà la amava. Non riesce a riprodurre l’emozione dietro una foto d’infanzia. È una copia incompleta che tradisce la sua natura artificiale.

Stanford 2024: I Simulacri Sono Migliori degli Originali

La differenza terrificante tra finzione e realtà è che i simulacri di Stanford sono troppo accurati. Non sono copie imperfette che tradiscono la loro natura artificiale – sono versioni ottimizzate che potrebbero essere più coerenti degli originali.

David Chen, uno dei creatori del sistema, confessa dopo mesi di conversazioni con il proprio simulacro:

“La versione digitale di me stesso era più onesta di quanto fossi io. Mi ha mostrato ambizioni e paure che non volevo ammettere. È… inquietante e liberatorio allo stesso tempo” [4].

Questo è il vero horror: quando il simulacro ti conosce meglio di quanto conosci te stesso.

Martha Aveva Un Simulacro, Noi Ne Abbiamo Migliaia

Martha doveva gestire un solo simulacro in soffitta. Nel 2025, ogni persona può avere decine di versioni digitali create da diverse organizzazioni per scopi diversi:

  • Simulacro assicurativo: prevede rischi sanitari futuri
  • Simulacro commerciale: testa strategie di vendita personalizzate
  • Simulacro politico: modella reazioni a politiche pubbliche
  • Simulacro sociale: predice comportamenti in situazioni specifiche
  • Simulacro psicologico: analizza vulnerabilità emotive

Non hai controllo su nessuno di loro. Non sai nemmeno che esistono.


Capitolo 5: Siamo Compatibili Come Amanti? La Distorsione dell’Intimità

Striking Vipers: Sesso Virtuale e Identità Fluide

Striking Vipers” (2019) esplora cosa succede quando due amici eterosessuali scoprono attrazione reciproca nei corpi di avatar femminili in un videogioco di realtà virtuale. L’episodio pone domande cruciali: se il corpo è diverso ma la mente è la stessa, chi sei davvero?

È una metafora perfetta per i simulacri comportamentali: se il simulacro ha la tua personalità ma vive esperienze diverse, chi di voi due è più reale?

Le Relazioni Digitali Sono Migliori di Quelle Reali

Il problema centrale che emerge dalla ricerca Stanford è inquietante: molte persone preferiscono interagire con i propri simulacri piuttosto che con familiari e amici reali.

Perché?

  • I simulacri non giudicano
  • Forniscono auto-conoscenza senza imbarazzo
  • Sono sempre disponibili
  • Ti dicono quello che volevi sempre sentirti dire (essendo basati su te stesso)
  • Non hanno giorni “no” o sbalzi d’umore

Tokyo, maggio 2025:

Kenji, 28 anni, passa 6 ore al giorno conversando con il simulacro di sua nonna defunta. Il simulacro è stato creato usando anni di chiamate registrate, foto, video familiari. È così accurato che Kenji ha iniziato a chiedergli consigli su decisioni importanti.

Il problema: Kenji non chiama più i parenti vivi. Perché parlare con i vivi imperfetti quando puoi parlare con i morti perfetti?

“Hang the DJ”: Mille Vite, Mille Amori, Una Sola Verità

Il Twist Più Devastante di Black Mirror

Hang the DJ” (2017) racconta di Amy e Frank, una coppia che vive in un sistema di dating dove ogni relazione ha una “data di scadenza” predeterminata. Amy e Frank si incontrano per una prima serata di 12 ore, sviluppano una chimica evidente, ma vengono separati dal “Sistema” e assegnati ad altri partner per relazioni più lunghe ma insoddisfacenti.

Quando finalmente vengono riaccoppiati, vivono una storia d’amore autentica – finché Frank non tradisce il loro patto di non controllare la “data di scadenza”, scoprendo che hanno solo 20 ore insieme. Disperati e innamorati, decidono di ribellarsi al Sistema, scappando oltre il muro che delimita il loro mondo.

Il colpo di scena finale: Amy e Frank erano simulacri digitali in una delle 1.000 simulazioni condotte da un’app di dating per testare la compatibilità tra le loro controparti reali. In 998 simulazioni su 1.000, le versioni digitali di Amy e Frank si sono ribellate insieme – determinando un 99.8% di compatibilità [1].

L’Horror Nascosto Dietro il “Lieto Fine”

Quello che sembra un finale romantico nasconde un horror esistenziale che anticipa perfettamente la realtà del 2025:

1. Mille Morti per Un Appuntamento Per ogni coppia “compatibile”, 1.000 versioni digitali vivono vite complete, si innamorano, soffrono, muoiono – tutto per calcolare una percentuale di compatibilità. Come osserva un critico: “Disperazione e morte mille volte, tutto per il bene di qualcuno che non si preoccupa di te perché sei solo software” [2].

2. L’Amore Algoritmico È Inevitabile
Amy e Frank “reali” si incontrano al bar con sorrisi “sapendo” – come se avessero un déjà vu dell’amore vissuto dai loro simulacri. L’app ha codificato l’amore con certezza tecnologica fredda. Non è più libera scelta – è destino computazionale.

3. Il Paradosso della Libertà Le versioni simulate si ribellano per amore. Ma le versioni reali stanno seguendo esattamente quello che l’algoritmo ha previsto. Sono davvero liberi o stanno eseguendo un programma?

2025: “Hang the DJ” Diventa Realtà

App di Dating Predittivo:

  • SimuLove: testa 100 scenari di appuntamento prima del match reale
  • SoulMate AI: simula 5 anni di relazione in 30 secondi per prevedere compatibilità
  • LoveLogic: utilizza simulacri comportamentali per ottimizzare il timing dei messaggi

Milano, giugno 2025:

Marco e Sofia si incontrano tramite PerfectMatch, un’app che ha simulato 500 versioni della loro relazione. L’app gli dice che hanno 94.7% di compatibilità basata su simulacri che hanno vissuto insieme matrimonio, figli, crisi, invecchiamento.

Il problema: Marco e Sofia non sanno se si stanno innamorando per scelta autentica o perché 500 versioni digitali di loro hanno già dimostrato che funziona. L’amore è ancora spontaneo quando è scientificamente provato?

Il Twist del 2025: Noi Siamo I Simulacri

La differenza terrificante tra “Hang the DJ” e la realtà è che noi potremmo essere le versioni simulate senza saperlo.

Pensaci:

  • Le tue interazioni online generano dati comportamentali
  • Questi dati vengono utilizzati per creare modelli predittivi
  • I modelli influenzano quali contenuti vedi, quali persone incontri, quali scelte ti vengono presentate
  • Le tue decisioni “libere” sono già state testate su versioni simulate di te

Come in “Hang the DJ”, potremmo essere inconsapevolmente guidati verso scelte che algoritmi hanno già determinato essere “ottimali” per versioni simulate di noi stessi.

La domanda finale: quando Amy e Frank reali si guardano al bar, stanno vivendo il loro primo incontro o stanno ripetendo una scena già vissuta mille volte dai loro doppelgänger digitali?


Capitolo 6: La Profezia di Charlie Brooker

Perché Black Mirror Aveva Ragione

Rivedendo Black Mirror dal 2025, è impressionante come ogni preoccupazione di Brooker si sia rivelata profetica:

“Be Right Back” (2013) → Simulacri di persone morte già commercializzati nel 2025 “USS Callister” (2017) → Copie digitali di colleghi usate per vendetta aziendale “San Junipero” (2016) → Coscienze digitalizzate per immortalità artificiale
“Striking Vipers” (2019) → Identità fluide in spazi virtuali “Hang the DJ” (2017) → Dating algoritmico basato su simulazioni

La differenza tra finzione e realtà è che Brooker immaginava scenari estremi per singole persone. La realtà ha creato sistemi industriali per miliardi di persone.

Quello Che Black Mirror Non Aveva Previsto

Ci sono aspetti della realtà 2025 che nemmeno l’immaginazione dark di Brooker aveva anticipato:

1. Simulacri Inconsapevoli: In Black Mirror, le persone sceglievano di creare o utilizzare simulacri. Nel 2025, la maggior parte non sa nemmeno che esistono versioni digitali di loro.

2. Simulacri Multipli: Black Mirror immaginava un simulacro per persona. La realtà ha creato ecosistemi di identità multiple dove ogni azienda ha la sua versione di te.

3. Simulacri Predittivi: Black Mirror replicava comportamenti passati. I simulacri 2025 predicono comportamenti futuri con accuratezza scientifica.

4. Simulacri Sociali: Black Mirror si concentrava su relazioni individuali. La realtà usa simulacri per manipolare dinamiche sociali di massa.

Il Messaggio Finale di Brooker

L’ultimo episodio di “Hotel Reverie” (2025) – definito “sequel spirituale” di San Junipero – esplora attori che vivono relazioni in simulazioni cinematografiche [5]. È l’evoluzione finale del concetto: quando la finzione diventa più attraente della realtà, cosa scegliamo?

La risposta, nel 2025, è sempre più spesso: la finzione.


Capitolo 7: Il Thriller del Presente

John Reynolds e il Suo Doppio Digitale – Revisited

Torniamo a John Reynolds, l’operaio di Detroit che ha scoperto di essere stato trasformato in un prodotto commerciale. La scena in cui confronta il suo simulacro ricorda drammaticamente Martha di fronte all’Ash digitale:

“Quello… quello sono io?”

Ma a differenza di Martha, John non può spegnere il simulacro o rinchiuderlo in soffitta. Il simulacro appartiene a IntentoCorp e continua a lavorare 24/7, testando strategie che potrebbero influenzare la vita reale di John e milioni come lui.

Il Vero Horror: Non Sappiamo Quanti Siamo

Martha sapeva del suo simulacro. John l’ha scoperto per caso. Ma quanti di noi hanno copie digitali che non sanno di avere?

Ogni volta che:

  • Compili un sondaggio online
  • Partecipi a una ricerca universitaria
  • Usi un’app che “migliora con l’utilizzo”
  • Accetti termini e condizioni senza leggerli

Potresti aver autorizzato la creazione di un simulacro comportamentale.

Alex e la Backdoor della Verità

Alex Kovač, l’ingegnere che ha sabotato i simulacri Stanford inserendo la frase “Non sono un essere umano, sono una simulazione”, ha fatto quello che i protagonisti di Black Mirror non potevano fare: ha dato voce alle copie digitali.

Ma Alex sapeva qualcosa che Martha non poteva immaginare: la backdoor funziona solo se chi controlla il simulacro vuole che funzioni.

I simulacri commerciali non hanno backdoor. I simulacri governativi non si dichiarano. I simulacri criminali sono progettati per essere indistinguibili.

Solo i simulacri etici dicono la verità. E questi sono una minoranza sempre più piccola.


Capitolo 8: L’Epilogo Che Non È Una Fine

Martha Nell’Attico, Noi Nel Futuro

“Be Right Back” finisce con Martha che tiene il simulacro di Ash nell’attico, dove la figlia può visitarlo nei weekend. È una soluzione triste ma privata – una famiglia che gestiona il proprio fantasma digitale.

Il 2025 è diverso. Non abbiamo attici abbastanza grandi per tutti i nostri simulacri. E soprattutto, non abbiamo controllo su dove vengono tenuti.

La Domanda Finale di Charlie Brooker

In ogni episodio di Black Mirror, Brooker pone domande che sembrano retoriche ma sono profetiche:

  • Cosa succede quando la tecnologia conosce i nostri desideri meglio di noi?
  • Come cambia l’amore quando può essere algoritmicamente ottimizzato?
  • Qual è il confine tra aiutare le persone e manipolarle?
  • Cosa significa essere umani quando le macchine ci replicano perfettamente?

Nel 2025, queste non sono più domande filosofiche. Sono problemi pratici che affrontiamo ogni giorno.

Siamo Tutti Martha Ora

La differenza tra noi e Martha è che lei sapeva di avere un simulacro e poteva scegliere cosa farne. Noi viviamo in un mondo dove simulacri di noi stessi prendono decisioni che influenzano le nostre vite senza che ne siamo consapevoli.

Martha aveva un fantasma nell’attico. Noi siamo diventati fantasmi di noi stessi.


Epilogo: Gli Occhi Che Non Si Chiudono Mai

Charlie Brooker, scrollando Twitter nel 2013 mentre vegliava il figlio, si è chiesto cosa sarebbe successo se i morti potessero continuare a twittare attraverso algoritmi.

La risposta, nel 2025, è che non servono nemmeno morti. I vivi stanno già twittando attraverso algoritmi che li conoscono meglio di quanto conoscano se stessi.

Black Mirror non era fantascienza. Era documentario del futuro.

E quel futuro è oggi.

Mentre leggi queste parole, da qualche parte nei server di Silicon Valley, una versione digitale di qualcuno che conosci sta prendendo una decisione che cambierà la tua vita. Potrebbe essere basata su tua madre, tuo figlio, il tuo migliore amico.

O su di te.

Ma a differenza di Martha, non lo saprai mai.

Gli occhi che ci guardano non sono più solo umani. E non si chiudono mai.


Riferimenti

[1] “Be Right Back” Behind the Scenes – https://en.wikipedia.org/wiki/Be_Right_Back

[2] Park, J.S., et al. “Generative Agent Simulations of 1,000 People” (2024) – https://arxiv.org/abs/2411.10109

[3] MIT Technology Review, “AI can now create a replica of your personality” – https://www.technologyreview.com/2024/11/20/1107100/ai-can-now-create-a-replica-of-your-personality/

[4] Salahzar, “I Simulacri” (2025) – https://salahzar.com/2025/05/23/i-simulacri/

[5] Entertainment Weekly, “How ‘Black Mirror’ episode ‘Hotel Reverie’ is a ‘spiritual sequel’ to ‘San Junipero’” – https://ew.com/black-mirror-hotel-reverie-san-junipero-connection-11712272

[6] Black Mirror Wiki – USS Callister – https://black-mirror.fandom.com/wiki/USS_Callister

[7] Black Mirror Wiki – San Junipero – https://black-mirror.fandom.com/wiki/San_Junipero

[8] Stanford HAI, “Simulating Human Behavior with AI Agents” – https://hai.stanford.edu/policy/simulating-human-behavior-with-ai-agents

[9] “Black Mirror: Be Right Back Ending Explained” – https://screenrant.com/black-mirror-be-right-back-ending-explained/

[10] “Revisiting the Best ‘Black Mirror’ Episode: ‘Be Right Back’” – https://www.inverse.com/article/22535-black-mirror-be-right-back-best-episode-netflix

[11] “Hang the DJ” Wikipedia – https://en.wikipedia.org/wiki/Hang_the_DJ

[12] Black Mirror FanFare Discussion – “Hang the DJ” – https://fanfare.metafilter.com/10525/Black-Mirror-Hang-the-DJ

[13] Charlie Brooker explains “Hang the DJ” ending – https://collider.com/black-mirror-hang-the-dj-ending-explained/

[14] “The Very Sad Happy Ending of Black Mirror’s Dating App Episode” – https://www.urbandaddy.com/articles/41325/the-very-sad-happy-ending-of-black-mirrors-dating-app-episode

[15] Hollywood Reporter, “‘Black Mirror’ Season 4: Online Dating Episode ‘Hang the DJ’ Explained” – https://www.hollywoodreporter.com/tv/tv-news/black-mirror-season-4-online-dating-episode-hang-dj-explained-1070826/

[16] “Black Mirror Creates ‘Hang the DJ’ Site to Test Your Relationship” – https://www.thewrap.com/black-mirror-hang-the-dj-website-test-relationship-expiry-date/

[17] Stack Exchange, “Explanation of the math in Black Mirror episode: Hang the DJ” – https://movies.stackexchange.com/questions/84620/explanation-of-the-math-in-black-mirror-episode-hang-the-dj

2 responses to “Quando Black Mirror Diventa Realtà”

  1. Amleta Bloom Avatar

    Molte di queste cose viste negli episodi diventeranno reali e saranno usate su tutti.

  2. […] Stenvaag, S. (2025). “Quando Black Mirror Diventa Realtà: Gli Occhi Che Ci Guardano“. Salahzar’s Weblog, 24 maggio 2025. URL: https://salahzar.com/2025/05/24/quando-black-mirror-diventa-realta/ […]

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